FOOTFALL TREND
I dati delle affluenze dei centri commerciali del portafoglio Svicom fanno registrare un incremento del 10,9% rispetto al 2020, tendenzialmente in linea con il trend registrato a livello nazionale dall’Osservatorio Cncc che fa registrare un +12,8%.
La variazione tra il 2021 e il 2019 è -21,4% (-26,4% il dato nazionale), un calo consistente, ma spiegabile con il confronto tra periodi profondamente diversi: un anno pre-Covid e un 2021 influenzato da molte restrizioni.
Nel confronto con il 2019, fino a giugno 2021 il trend è stato influenzato dalle chiusure dettate dalle zone rosse e dalle chiusure dei prefestivi e festivi, tanto che nel periodo Gennaio – Maggio il calo per le strutture Svicom è stato del 31% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Nei mesi successivi, il miglioramento della situazione pandemica ha avuto un impatto positivo sulle affluenze, infatti, il calo rispetto allo stesso periodo del 2019 è stato più contenuto (-13%). A novembre e dicembre 2021, con il riacutizzarsi della pandemia, i trend sono peggiorati assestandosi intorno al -17%. Dicembre fa registrare -16,9% (-20,5% il dato nazionale). Se le affluenze registrano ancora un calo rispetto al 2019, emerge invece un cambiamento nella shopping experience più mirata agli acquisti (vedi grafico) ed un conseguente aumento dello scontrino medio. Il dato delle affluenze resta un KPI importante ma nel futuro sarà determinate analizzare anche altri fattori che concorrono a definire buone performance per un centro commerciale.
TURNOVER TREND
Per il mese di dicembre se le affluenze registrano una variazione negativa del 16,9% rispetto al 2019, i fatturati registrano un decremento del 6%, con variazioni negative per tutte le categorie merceologiche eccezion fatta per l’elettronica.
Da un punto di vista geografico, le migliori performance si registrano nel Nord Italia, dove la variazione negativa si attesta intorno al 5%.
Il 2021 si chiude con una variazione positiva rispetto al 2020 del 22%, dato in linea rispetto alla media nazionale registrata dal campione del CNCC, +21,6%. Nel confronto con il 2019, la variazione continua ad essere negativa, -10%, dato leggermente migliore rispetto alla media nazionale registrata dal campione del CNCC, -14,7%. La ristorazione resta la categoria che fa registrare la maggiore perdita con -24%, seguita dai servizi.
Analizzando la categoria abbigliamento, performano meglio i punti vendita di grandi dimensioni e le medie superfici rispetto ai negozi di più piccole dimensioni. Per quanto riguarda i vari settori merceologici, il 2021 fa registrare buone performance per il settore della gioielleria e dell’ottica.